fiorentina.it NETO: VOTO 7. In assoluto il migliore della Fiorentina. Attento e preciso, è l’unico dei viola in giornata. Respinge bene ai tiri dei laziali di Hernanes, Floccari e si arrabbia anche coi compagni
TOMOVIC: VOTO 6.5. Si occupa prevalentemente della fase difensiva ma senza la giusta concretezza. Nel seondo tempo compie un grande intervento che evita il gol
GONZALO RODRIGUEZ: VOTO 6.5. Con tre attaccanti la Lazio crea problemi e lui non riesce a trovare nemmeno il tempo di sganciarsi in avanti. Anche per lui un intervento che salva la porta viola
SAVIC: VOTO 6.5 Non è ancora il giocatore ammirato la scorsa stagione, gioca spesso in affanno ma non molla fino alla fine. Anche lui contribuisce a non subire gol con degli interventi efficaci
CUADRADO: VOTO 6. Non è stata una buona serata per il colombiano. Nel primo tempo qualche accelerazione e anche nella ripresa ma non trova mai lo spunto vincente , non riesca a saltare l’uomo.
AQUILANI: VOTO 5.5. Torna nel suo vecchio stadio ma non riesce a dare dinamismo e concretezza alla manovra viola. Peccato.
PIZARRO: VOTO 5. Gioca frenato, probabilmente dal non voler prendere il cartellino giallo che gli avrebbe fatto saltare la Juventus. E se non gira lui non gira il motore della Fiorentina.
BORJA VALERO: VOTO 6. Tra i centrocampisti è quello che cerca di fare qualcosa. Suoi gli unici lanci all’interno dell’area viola.
AMBROSINI: VOTO 5.5. Non in serata, non riesce a ripetere la gara di Europa League contro il Dnipro. Alcuni interventi a centrocampo ma spesso trova difficoltà negli inserimenti.
PASQUAL: VOTO 6. Torna dal primo minuto, forse anticipando anche i tempi, dopo l’infortunio. Ci mette la buona volontà ma come tutta la squadra non è serata.
ROSSI: VOTO 5.5. Forse gioca condizionato dall’infortunio muscolare subito contro il Parma e quindi è meno esplosivo e imprevedibile, ma fin quando resta in campo non ha mai potuto avere una palla giocabile
VARGAS: VOTO 5.5. Entra al 17’st al posto di Rossi, ma non si fa notare.
MATOS RYDER: VOTO S.V: Entra al 29’st al posto di Pizarro
IAKOVENKO: VOTO S.V: Entra al 37’st al posto di Cuadrado
ALL.: MONTELLA. VOTO 5.5. Forse la Fiorentina più negativa vista in campionato in questa stagione. Non ci può essere la scusante della gara di coppa perché anche la Lazio si trovava nella stesa situazione. Il problema maggiore è stato l’approccio alla gara, sin dal primo minuto remissivo e non propositivo. Durante la gara i viola non sono riusciti a cambiare passo, soffrendo molto le ripartenze dei laziali. Una squadra che ha giocato senza ordine tattico e spirito offensivo. Basti pensare che Rossi non ha mai avuto una palla giocabile. Adesso arriva la sosta, serve ricaricare energie e idee. Alla ripresa c’è la Juventus, ma non solo…
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Neto: 7 La vera parata bella la fa su un rasoterra di Floccari destinato all’angolino. Ma il suo è un voto per la conduzione di tutta la gara. Sempre attento, sui tiri dalla distanza di Hernanes, sulle uscite e pure quando battezza il pallone fuori dalla sua porta. Un netto progresso rispetto al timido e incerto portiere visto troppe volte.Tomovic: 6 Il caratterino non gli è mai mancato e rischia anche di farsi cacciare dopo essersi fatto giustizia da solo su Hernanes. Ma quando si gioca sui nervi, il serbo riesce a tenere botta.
Gonzalo: 6,5 Altro intervento risolutore su Lulic nel secondo tempo e tanta solidità difensiva. Va un po’ peggio del solito solo quando c’è da impostare l’azione.
Savic: 6,5 Serata da straordinari per il montenegrino che è bravo a rimediare anche quando commette errori.
Pasqual: 5,5 Va bene che ha il compito più difficile, confrontandosi con Candreva, ma ne esce ridimensionato, anche perché costretto a rimanere bloccato dietro.
Ambrosini: 6 Il gladiatore di Dnipropetrovsk ha le pile scariche, ed è comprensibile dopo tanto correre in condizioni quasi impossibili tre giorni fa. E allora laddove non arrivano le gambe, ci arrivano l’esperienza e il mestiere.
Pizarro: 5 Purtroppo è un periodo in cui infila una delusione via l’altra. Pochi palloni toccati, molti errori, merito del lavoro di Perea, ma forse, il cileno è divenuto prevedibile.
Matos: SV.
Aquilani: 5 Era fresco, ma non si è visto. Contributo nullo in attacco, sovrastato anche dai centrocampisti laziali. Forse è meglio fargli fare il tour de force.
Cuadrado: 6 Primo tempo con il freno tirato e senza idee. Secondo tempo più da Cuadrado, solo che quando si innesca la miccia intervengono gli avversari che lo riempiono di pedate.
Iakovenko: SV.
Borja Valero: 6 L’unico a centrocampo a metterci un po’ di fosforo e tranquillità, o almeno a provarci.
Rossi: 5,5 Rischiato anche se è in ritardo di condizione ed in ritardo sul pallone. Da solo, senza l’appoggio di centrocampisti ed esterni non può essere pericoloso.
Vargas: 5 Ci aspettavamo che spaccasse il mondo…in realtà non tocca palla.
fiorentinanews.com NETO – Non impeccabile sui rinvii nei primi minuti, Perea lo grazia sulla prima occasione laziale mandando a lato. E’ invece bravo su Hernanes poco dopo. Sulla punizione dello stesso brasiliano vede il pallone sibilare vicino al palo. Si distende molto bene sul tentativo di Floccari, altrettanto su Hernanes. Stasera è il migliore in campo, 7.
TOMOVIC – Tempista sugli sviluppi di un corner nello sbrogliare una brutta situazione in area di rigore. Fa infuriare l’Olimpico quando resta a terra dopo un contrasto, sull’azione susseguente rimedia un giallo che ci sta tutto. Fischiatissimo, non si scompone, 6.
RODRIGUEZ – Si arrabbia, e probabilmente ha ragione, per un fallo che non c’è al limite dell’area, poi Perea entra duro su di lui rimediando il giallo. Provvidenziale su Lulic, nella ripresa, dopo un buco di Cuadrado sulla destra. Sicurezza, 6,5.
SAVIC – Ottima chiusura su Perea intorno al quarto d’ora del primo tempo. Si ripete alla mezz’ora evitando il peggio in spaccata. Mai sorpreso anche quando la Lazio spinge come nella ripresa e negli ultimi minuti. Disinvolto, 6,5.
CUADRADO – In ombra per tutto il primo tempo raramente riesce a saltare l’uomo. E anche in velocità non riesce a trovare i giusti tempi per l’inserimento. In ripiegamento, poi, soffre ancora di più. Primo sussulto dopo un’ora di gioco quando si procura un’interessante punizione defilata, ma quando lo puntano son dolori. In ritardo, 5.
Dal 37’st IAKOVENKO – S.v.
AQUILANI – Ottimo in copertura, anche di fino, nel primo tempo. Un po’ meno quando servirebbe l’ultimo passaggio. Corre molto e si sacrifica in mezzo al campo ma contando il riposo di giovedì scorso era lecito attendersi di più, 5,5.
PIZARRO – Perde un bruttissimo pallone che per fortuna Perea spreca a tu per tu con Neto. E anche quando è in chiusura su Onazi esagera nei dribbling. Si vede molto poco e a un quarto dalla fine Montella lo toglie. Annebbiato, 5.
Dal 28’st MATOS – Subito in partita, sbaglia pochissimi palloni. Sempre più inserito, 6.
AMBROSINI – Ricomincia da dove aveva cominciato, con la stessa grinta di Dnipropetrovsk. Ammonito per un’entrata dura su Cavanda limita gli interventi rudi, non l’agonismo. Pragmatico, 6.
PASQUAL – Dai suoi piedi il primo pallone interessante che Borja non riesce a deviare. Poi però è costretto a tenere d’occhio soprattutto Candreva. Punizione alta sopra la traversa dopo due minuti nella ripresa. Era al rientro dopo l’infortunio muscolare. Sufficiente, 6.
BORJA VALERO – Sei minuti di gioco e sradica il primo pallone in mezzo al campo, poi sull’invito di Pasqual manca di poco l’aggancio in area di rigore. Sul finale di primo tempo lascia Onazi sul posto con un tunnel d’eccezione. Dopo l’uscita di Rossi si ritrova quasi a fare la punta. Ovunque giochi, il più delle volte, lo fa bene, 6,5.
ROSSI – Qualche buon dialogo, spesso con Pizarro, senza però conclusioni a rete. E quando i difensori raddoppiano ha pochissimo spazio. Ammonito in avvio di secondo tempo per fallo su Cana, non sembra ispiratissimo e sbaglia molti controlli. Prima di uscire impegna Marchetti su punizione. Acciaccato, 5,5.
Dal 17’st VARGAS – Molto meno esplosivo rispetto al rientro con il Parma, 5,5.
MONTELLA – Sfodera una Fiorentina molto coperta, con Borja Valero dietro a Rossi. In mezzo al campo ci sono sia Ambrosini che Pizarro. La sua squadra comincia bene, ma non è molto incisiva al contrario della Lazio che va avanti a folate. E all’intervallo sono più le occasioni biancocelesti che non quelle viola, visto anche l’atteggiamento prudente. Nella ripresa i suoi rinunciano troppo a giocare e si fanno schiacciare. Dopo un quarto d’ora del secondo tempo toglie Rossi e inserisce Vargas mantenendo l’assetto molto coperto. Successivamente è il turno di Matos per Pizarro e poi di Iakovenko per Cuadrado. Contro una Lazio più volitiva porta a casa un punto che a giudicare dalla stanchezza post Europa ha il suo valore, 6.
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NETO – Chiamato in causa da Cassani dopo cinque minuti si fa trovare subito pronto. Altrettanto reattivo sulla conclusione ravvicinata di Palladino con una parata importante seppure il tiro sia centrale, ma non è fortunato sul tiro di Gargano che lo scavalca con una deviazione. Rimedia qualche parolina affettuosa da Roncaglia quando esce molto lontano dalla propria area di rigore e non è impeccabile nel disimpegno. Tralasciando il mancato colpo di reni su un primo gol nel quale è incolpevole, passeggia sulla linea su un pallone che il Parma trasforma nel pareggio. Altro errore, altro risultato deciso. La difesa non aiuta nemmeno in questa circostanza, ma lui dà tutto fuorchè sicurezza al reparto, 4,5.
RONCAGLIA – Una mezz’ora su buoni livelli con il bel cross che Rossi non sfrutta a un passo da Mirante. Ottima, nel secondo tempo, la chiusura su Palladino in contropiede. Bella gara, 6,5.
Dal 28’st CUADRADO – Al rientro dopo l’infortunio alla spalla non si può pretendere molto, 6.
RODRIGUEZ – La consueta dimestichezza nel guidare il reparto difensivo. Che siano in tre o in quattro, poi però arriva la deviazione sbagliata nella propria porta. Quasi a farsi perdonare è lui a raddrizzare la partita con un colpo di testa da applausi. Ammonito, finisce in diffida. Goleador con la macchia nel finale, 6.
SAVIC – Suo un tentativo di testa su punizione di Borja Valero che manda alto sopra la traversa. Poi tiene a modo sulla percussione di Cassano. Si limita all’ordinaria amministrazione nella ripresa ma partecipa all’amnesia collettiva sul pari ducale. Black out, 5,5.
ALONSO – Più di un problemino, in avvio, soprattutto quando Cassano lo punta. Ancora peggio quando appoggia sui piedi di Palladino che per fortuna l’attaccante non angola. Completa i suoi primi 45 minuti da debuttante al “Franchi” concedendo il tempo a Gargano di girarsi e concludere per il vantaggio del Parma. Ne azzecca poche anche nel secondo tempo con l’unica eccezione di un buono spunto in avanti con tiro deviato e parata di Mirante. Qualche segnale di risveglio con un colpo di testa alto e la percussione costante, ma c’è ancora molto da lavorare, 5.
AQUILANI – Pochi guizzi nella prima mezz’ora nella quale si fa anche ammonire, tentativo in rovesciata a parte. Ci mette del suo nel secondo tempo in cui la Fiorentina reagisce e ribalta una bruttissima situazione. Ma sembra in riserva, 5,5.
PIZARRO – Impiega un bel po’ di tempo per entrare in partita, ma in generale nel primo tempo non propriamente sui suoi livelli. Cresce col passare del tempo, anzi sale in cattedra e ci mette nel mezzo anche un giallo per simulazione. Il gol del vantaggio, non a caso, nasce su una sua iniziativa. A doppia faccia, 6,5.
BORJA VALERO – Prova a scuotere i suoi compagni con la prima conclusione a rete che finisce però molto alta. Anche lui però fatica come tutto il centrocampo viola. Inventa una bella giocata in apertura di ripresa ma nessuno la sfrutta, a differenza del corner che di nuovo Gonzalo devia in rete ripetendo la scena della gara con il Cagliari. In una serata grigia resta un trionfo di colori, 7.
WOLSKI – Si vede molto poco nel primo tempo nel quale raramente partecipa alla manovra offensiva. E la sostituzione suona inevitabile. Leggero leggero, una piuma, 5.
Dal 1’st VARGAS – Due palloni, due traversoni niente male nei primi sessanta secondi. Schiuma rabbia, entra subito in partita e si procura angoli in serie. Come nella sceneggiatura del film perfetto si gira su un pallone vagante e grazie a una deviazione (ri)porta Firenze in paradiso. Come mima dopo il gol, è tutta una questione di testa e l’augurio è che la mantenga così, perché il suo è un acquisto che vale oro. Come in un film, 7.
JOAQUIN – Fa qualcosa in più rispetto al suo dirimpettaio, ma non può bastare per la Fiorentina che infatti stenta per tutto il primo tempo. Non gira meglio nel secondo tempo quando liscia anche un brutto pallone con conseguente ripartenza del Parma. Tutto sommato è lecito attendersi di più, 5,5.
ROSSI – Potrebbe colpire a un passo dalla porta, ma di testa schiaccia a lato forse sorpreso dalla solitudine che gli concede la difesa del Parma. E’ l’unico sussulto prima di dover abbandonare il campo per problemi muscolari e lasciare spazio a Rebic. Conservare con cura, 6.
Dal 35’pt REBIC – Il biglietto da visita è un dribbling a rientrare sul limite dell’area e susseguente giallo per Lucarelli. Combatte senza risparmiarsi e senza nemmeno troppi palloni. L’impressione è buona, 6.
MONTELLA – L’avvio non è positivissimo, e il Parma prova ad approfittarne nei primi dieci minuti. Esclusa l’occasione di Rossi la sua squadra non gira a pieno ritmo e viene punita nel finire di frazione con una deviazione sfortunata di Gonzalo sul tiro di Gargano. A peggiorare il quadro la sostituzione di Rossi (problema muscolare) con Rebic. Dopo l’intervallo richiama Wolski e rilancia Vargas che non si risparmia. Su corner arriva il pareggio, poi la favola si completa con il sorpasso firmato dal peruviano. Dopo un pessimo primo tempo arriva una ripresa sui nervi, giocata su ben altri ritmi. La giusta reazione, immaginiamo, a un rientro negli spogliatoi nel quale il tecnico si deve esser fatto sentire. Considerate le sostituzioni avrebbe ragione lui se non fosse per il black out nel recupero, 6,5.
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佛罗伦萨
Neto 6,5: Il brasiliano si riscatta dopo qualche critica con una prestazione sicura sia fra i pali sia nelle uscite. In almeno un paio di occasioni è decisivo con le sue parate.
Tomovic 5,5: Lotta sulla fascia prima contro Felipe Anderson e poi con Hernanes, con quest'ultimo che gli crea più di un problema.
Rodriguez 6,5: Domina sui palloni alti lasciando le briciole a Perea e Floccari. Sempre puntuale nelle chiusure in area di rigore.
Savic 5,5: Appare un po' distratto e perde alcuni palloni pericolosi in fase di costruzione sul pressing degli avversari. Meglio quando gioca in marcatura dentro l'area di rigore per respingere i palloni che piovono dalle fasce laterali.
Pasqual 6: Non è al meglio e deve così limitare le sue scorribande sulla fascia anche perché dal suo lato agisce spesso Candreva, giocatore a cui non si può concedere troppo.
Ambrosini 6: Fa tanta legna in mezzo al campo cercando di coprire la difesa e rimediare agli errori di impostazione dei compagni.
Pizarro 5: Fatica a dare protezione alla difesa e perde, sopratutto nel primo tempo, una miriade di palloni sul pressing degli avversari. Cresce un po' nella ripresa, ma è lontano dai suoi standard abituali. Dal 72° Matos 5,5: Prestazione generosa, ma poco incisiva in avanti anche per i pochi rifornimenti che gli arrivano dalle retrovie.
Aquilani 5,5: Qualche buona giocata e molti errori in impostazione. Soffre come tutta la Fiorentina il pressing e la corsa della Lazio.
Borja Valero 6,5: Il migliore dei suoi giocando a tutto cambio e cambiando ruolo spesso e volentieri. Parte dietro le punte, poi va a fare l'esterno mancino, il centravanti e chiude nuovamente da trequartista costruendo le migliori azioni dei viola.
Cuadrado 5,5: Corre tantissimo, ma non sempre in maniera lucida. Anche quando riesce a saltare Lulic poi fatica a rendersi pericoloso per la porta di Marchetti. In fase di copertura deve ancora crescere. Dal 82° Iakovenko Sv: Prova qualche spunto in velocità, ma non incide.
Rossi 5,5: Nel primo tempo praticamente non si vede anche perché la Fiorentina fa poco per attaccare la difesa della Lazio. Nella ripresa cresce e sfiora anche la rete su punizione. Non era al meglio e si vedeva. Dal 62° Vargas 5,5: Si piazza a sinistra, ma non riesce a mettere in difficoltà Cavanda nonostante sia fisicamente più fresco.
拉齐奥 Marchetti 6: Si destreggia bene fra i pali sulle punizioni tagliate della Fiorentina. Coraggioso nelle uscite nel traffico dell'area di rigore per allontanare i pericoli coi pugni.
Cavanda 6: Tiene bene la sua fascia cercando di limitare Borja Valero quando si allarga sul suo lato. Si spinge spesso in avanti per dare una mano a Candreva.
Cana 6,5: Sta prendendo sempre più confidenza nel ruolo di centrale con chiusure rapide e tempestive sugli inserimenti degli esterni viola.
Ciani 6: Non soffre la velocità di Rossi, che appare non al meglio, e domina sui palloni alti. Eccede solo un po' troppo con le entrate ruvide.
Lulic 6: Dietro soffre un po' ed espone la difesa a qualche accelerazione di Cuadrado, con Cana che deve chiudere al suo posto. Meglio quando avanza per attaccare la difesa viola.
Onazi 5,5: Tanto dinamismo in mezzo al campo per impedire alla Fiorentina di giocare con la dovuta calma, ma anche diversi errori in fase di impostazione.
Dal 81° Gonzalez Sv: Va a dare una mano in mezzo al campo nel finale.
Biglia 6: Nel primo tempo sbaglia tanti passaggio rallentando inoltre il gioco dei biancocelesti. Cresce nella ripresa assieme a tutta la squadra risultando più deciso anche in fase di copertura.
Hernanens 6,5: Uno dei migliori dei suoi. Parte da lontano per gettarsi negli spazi e far male alla difesa viola sfiorando a più riprese il gol. Utile anche in fase di rifinitura per i compagni che non sempre sfruttano le sue giocate.
Dal 86° Ederson Sv: Pochi minuti in campo per riuscire a fare la differenza.
Candreva 6: Meglio quando si allarga sulla fascia che quando gioca centralmente. Nel ripresa sfiora il gol in un paio di occasioni con il suo classico movimento a tagliare dall'esterno verso il centro.
Perea 6: Lotta e si batte al centro dell'attacco pressando sui portatori di palla avversari. Spreca un'ottima occasione, che si era costruito lui stesso, in avvio, ma poi duetta splendidamente coi compagni giocando di sponda e dando profondità alla manovra.
F. Anderson 5,5: Mostra a sprazzi le sue ottime qualità tecniche cercando di duettare con Perea ed Hernanes, ma non è ancora continuo.
Dal 59° Floccari 6: Entra con la voglia di spaccare il mondo e magari replicare la serata turca. Mette in difficoltà la difesa viola sfiorando anche il gol.